Bari città latrina, purtroppo non è il titolo di un film poliziesco all’italiana degli anni ’70. È la condizione del capoluogo pugliese ai giorni nostri. Il senso di trascuratezza da qualche tempo non è solo una percezione di quattro bastian contrari sempre pronti a criticare e sparare a zero contro tutti e tutti.

Nella città delle contraddizioni succede una cosa da brivido. Il cittadino accusa l’Amiu di non passare regolarmente a raccogliere i rifiuti, senza contare la mancata pulizia dei cassonetti, ma poi imbratta le strade in qualunque modo. L’Amiu tira l’orecchio al cittadino lurido – male del sudiciume -, allestisce campagne di comunicazione, ma poi latita nella raccolta. Le immagini che pubblichiamo hanno poco a che fare con lo sciopero degli operatori ecologici.

La prima è stata scattata al quartiere Japigia, in via Daunia, ieri sera alle ore 20.00: cassonetto vuoto (lo abbiamo aperto) e sacchi della spazzatura tutt’intorno al bidone dell’indifferenziata. Morale? Certi baresi sono maiali, ma certi operatori dell’Amiu non raccolgono ciò che è fuori dai cassonetti, lasciando che l’immondizia si accumuli tanto da avere l’aspetto che vi mostriamo.

L’altra immagine, invece, è freschissima. Il video, infatti, è stato girato questa mattina alle ore 7, in piazza Moro, al capolinea degli autobus. Rende benissimo l’idea: cestini stracolmi, anche di materiali che andrebbero differenziati, e piazzale ridotto a un letamaio. Probabilmente arriverà un’altra fiacca campagna di comunicazione, forse l’ennesima poco convinta ramanzina all’Amiu da parte del Sindaco, con annessa minaccia di punizione. Le multe, purtroppo, se le porta via il vento, esattamente come tutte le altre cartacce che abbiamo documentato. Nel frattempo Bari continua a vivere la sua condanna, restando una città latrina, maltrattata e trascurata.