Clamoroso alla Marvel. Dopo Thor, Iron Man, Captain America, la Vedova Nera, Occhio di Falco e l’incredibile Hulk, sul grande schermo nei prossimi giorni arriva capitan Farlok. Si tratta di un super eroe con un unico super potere: l’invendibilità. In realtà si tratta di un uomo dalle cinque personalità. Una squadra sotto un’unica tuta che va ormai troppo stretta. Un super eroe incapace di sparire o volare, di arrampicarsi e distruggere, di predire il futuro o colorarsi di verde dalla rabbia.
Capitan Farlok indossa il suo mantello ogni volta che riceve una mail in cui si mette in discussione la sua inavvicinabilità, la possibilità di comprare il suo silenzio. Una mail tipo questa: “Salve Gent.mo Direttore Loconte, chi Le scrive è un ex dipendente di Telenorba SpA, licenziato dopo 25 anni di lavoro. Ho notato che da qualche tempo, sul sito della  testata da Lei diretta, non vengono più diramate notizie inerenti alla suddetta azienda. Come mai? Hanno comprato anche il Vs silenzio? Grazie per l’attenzione e buon lavoro”. Non c’è pubblicità sul giornale, mazzetta, minaccia di querela che possa fermarlo.
Il capitano ha un solo punto debole: la prolungata mancanza di notizie, l’eclissamento o la compravendita delle fonti. Il suo celeberrimo stomaco ad archivio, allo stesso modo di un’alabarda spaziale o di una tetta fotonica può essere un’arma devastante, ma deve essere pieno di notizie (seppure da verificare), testimonianze o documenti.
Farlok da tempo combatte contro il male nelle FAL, nella Fondazione Petruzzelli, nel 118, nella Croce Rossa, nel Porto di Bari, contro ogni tipo di bando pubblico taroccato e pure contro Telenorba e le storture del più grosso gruppo editoriale pugliese nel lontanissimo regno di Conversano. Capitan Farlok sta zitto se non gli si sottopongono nuove storie o aggiornamenti. È sempre pronto a ripartire, ma non può predire il futuro.