Finalmente le associazioni di volontariato che gestiscono le postazioni del 118 in Puglia sono uscite allo scoperto. C’è voluto quasi un anno di inchieste – niente affatto generiche – per riuscire a ottenere il risultato sperato. Le complicità  e le responsabilità della politica e dei tecnici sono evidenti e non possono più essere nascoste sotto un tappeto.

Le associazioni di volontariato non sono tutte marce ed è solo grazie a loro che il 118 vive, permettendo a tecnici e politici di gonfiare il petto, fieri, quando parlano del sistema come del migliore in Italia. Speriamo che i volontari, quelli veri, mantengano le loro intenzioni. Tutti fermi.

Facciamo in modo che siano le Asl e la politica a sbobbarsi il problema. Ora la capiranno l’antifona e, forse, qualche grave responsabilità di tecnici e politici avrà le giuste conseguenze. Marco De Giosa non deve andare in pensione, deve essere sostituito immediatamente, ma non può essere considerato come il male assoluto. Le sue colpe sono tante, troppe come quelle di dirigenti dalle firme facili. Cari volontari ci avete messo in po’ ma alla fine avete tirato fuori la testa e le palle. Bravi.

Ora, però, continuate il vostro lavoro isolando le mele marce. I veri controllori dovete essere voi, pronti a fare squadra per cacciare chi si arricchisce sulle spalle dei soccorritori. Sapete chi fa lavare le ambulanze e le divise ai volontari e percepisce i rimborsi, chi non fa formazione, chi chiede soldi indietro dalle buste paga, chi minaccia licenziamenti o fa 16 ore di fila, chi chiede ai volontari gli scontrini delle pizzerie e delle lavanderia, chi non ha sedi operative? Denunciateli. Non siete tutti santi e le inchieste di bari.ilquotidianoitaliano.it pubblicate finora e quelle che pubblicheremo ancora lo testimoniano.

Non spariamo nel mucchio, forniamo carte – anche quelle che tecnici e politici pensano di avere chiuse nei loro cassetti. Molti autisti e soccorritori sono terrorizzati da presidenti senza scrupoli. Se, come scrivete, volete il loro bene e quello dei loro figli, voi che siete sani aiutateli. Abbiamo iniziato questa battaglia per la loro dignità completamente soli. Ci avete chiamati pazzi, coglioni, scarafaggi.

Le nostre caselle di posta ora sono piene di decine di messaggi di uomini e donne che chiedono giustizia. Assessore Gentile non si sottragga come ha fatto spesso chi l’ha preceduta. Dimostri che la politica può essere attenta e che i tecnici possano essere competenti, appassionati e pronti a difendere il bene di tutti.