Una minaccia concreta alla libertà religiosa. La campagna contro i Testimoni di Geova in Russia negli ultimi tempi ha assunto connotati via via più aggressivi e sta calamitando l’attenzione delle comunità religiose di tutto il mondo.

Riflettori puntanti sul 16 gennaio: in quella data il tribunale di Mosca si esprimerà sul ricorso presentato dei Testimoni contro la diffida che rischia di far chiudere il loro Centro amministrativo in Russia.

La Procura generale della capitale russa, infatti, ha ordinato formalmente alla comunità dei Testimoni di cessare le attività per “presunte attività estremiste”. “I Testimoni di Geova – spiega Giuseppe Carbonara dei Testimoni di Geova di Bari – vengono considerati quasi alla stregua dei terroristi”.

Il rischio è quello che venga chiuso il Centro e con esso tutte le associazioni ad esso affiliate. “Sono oltre 400 enti religiosi locali, e più di 2500 congregazioni. – sottolinea Carbonara –  In pratica i Testimoni di Geova di tutta la Russia perderebbero tutti i luoghi di culto e lo stesso diritto a praticare la loro fede”.