Gli Ospedali Riuniti di Foggia.

È nato agli Ospedali Riuniti di Foggia prematuro di 26 settimane e del peso di 560 grammi, con un dotto di Botallo pervio aperto: in pratica una struttura fetale, un piccolo buco nel cuore che dovrebbe chiudersi alla nascita, ma talvolta non lo fa, permettendo al sangue di passare dall’aorta nei polmoni.

Per questo i medici neonatologi del capoluogo dauno, dopo due tentativi andati a vuoto di chiudere il dotto farmacologicamente, hanno scelto di intervenire chirurgicamente sul paziente, visto che il piccolo rischiava importanti complicanze.

Il tipo di intervento si cui il piccolo aveva bisogno, però, era eseguibile solo dal reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Giovanni XXIII di Bari. Lo scorso 16 dicembre è dunque partita una richiesta da parte dell’ospedale di Foggia e un team composto da cardiochirurghi, anestesisti, cardiologi e infermieri ha raggiunto la Capitanata per operare il bambino dove era ricoverato, nel reparto di terapia intensiva degli Ospedali Riuniti.

L’intervento è durato 40 minuti, quelli utili a chiudere il dotto di Botallo. Il piccolo è fuori pericolo, ma dovrà essere seguito in ospedale finché non raggiungerà un peso di circa due chili, come tutti i pazienti nati prematuri.

La collaborazione tra il pediatrico Giovanni XXIII e gli Ospedali Riuniti, che dura da due decenni, è invece destinata a proseguire anche in futuro.