A Taranto la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni patrimoniali per complessivi 2 milioni e 200 mila euro, nei confronti di B.G., quarantatreenne di Lizzano. L’uomo era già stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Shylock”, a giugno 2010, conclusa con 13 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di responsabili del reato di usura. Successivamente per tali fatti, B.G. è stato condannato alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione.

Al sequestro si arrivati grazie agli approfondimenti investigativi, dai quali è emersa una enorme differenza tra le spese sostenute annualmente dal nucleo familiare di B.G. e le fonti di reddito, derivata dai proventi dell’attività usuraria reinvestiti in quote societarie di un bar-sala da gioco con locali a Lizzano e Fragagnano, che il B.G. aveva fittiziamente intestato a terza persona, in maniera tale da ostacolare l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali nei suoi confronti.

Di fatto, l’uomo amministrava l’attività commerciale, curando tutte le fasi di avviamento dell’attività stessa, intrattenendo contatti con gli agenti di commercio, i fornitori di merci oggetto di consumo, nonché con il personale addetto al funzionamento sia del bar che delle sale slot.

Per questo le Fiamme Gialle hanno eseguito il sequestro preventivo ai sensi dell’art.
12/sexies della Legge 356/1992, che ha riguardato un complesso aziendale, due fabbricati (uno commerciale ed uno ad uso abitazione), diversi beni mobili, quote societarie e disponibilità finanziarie. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice per le
Indagini Preliminari presso il Tribunale di Taranto – dott.ssa Patrizia Todisco, su proposta della Procura della Repubblica – Sostituto Procuratore dott.ssa Giovanna Cannarile.