“L’esodo continua e, se possibile, peggiora”. La Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL di Puglia entra a piedi uniti sui dati relativi alla fase C della mobilità della secondaria di I grado. Lo fa attraverso una nota pubblicata online in cui non si risparmiano accuse precise e scenari quasi apocalittici.

“Con buona pace del sarcasmo di Matteo Renzi – si legge – che lo scorso anno polemizzava con Michele Emiliano sulla questione dell’esodo dei docenti pugliesi, a trasferimenti della secondaria di I grado pubblicati possiamo affermare con certezza che si tratta di una vera e propria ecatombe. Se sommati ai fuoriusciti della primaria, il numero dei docenti in esodo sale complessivamente a 1.710 unità confermando puntualmente quanto avevamo sostenuto”.

“Ricordando che i nostri calcoli si basano sulla sigla della provincia di nascita dei docenti di scuola secondaria di I grado – spiegano -, all’interno della tabella della mobilità, siamo in grado di fornire i seguenti dati, certamente suscettibili di modifiche, soprattutto dovute ai numerosi errori già riscontrati nelle operazioni sulle scuole dell’infanzia e primaria”.

Docenti complessivamente in mobilità fuori regione: 839

Docenti che hanno volontariamente scelto altra regione: 128

Docenti che non hanno volontariamente scelto altra regione: 711 (100% dei docenti che hanno partecipato alla fase C dei trasferimenti)

“Solo apparentemente i dati della secondaria di 1° grado sono, in valori assoluti, meno eclatanti rispetto alla scuola primaria – continuano  -, perché al contrario, in termini percentuali sull’organico complessivo dei docenti il dato è inconfutabile nella sua drammaticità. Come sempre, ci attiveremo in tutte le nostre sedi territoriali per venire a capo degli errori che dovessero essere accertati e supportare i docenti che ci confermeranno la loro fiducia, non meritevoli certo di essere trattati alla stregua di meri pacchi postali”.