Il Consiglio regionale della Puglia, dopo una notte di lavoro, ha approvato a maggioranza, tra le inevitabili polemiche dell’opposizione, il disegno di legge che prevede la creazione di una nuova regolamentazione nella gestione dei rifiuti.

La delibera è stata partorita con 25 voti a favore della maggioranza di centrosinistra. Hanno votato contro invece Forza Italia, Conservatori e riformisti e M5s Astensione per Area Popolare.

Tra le principali novità della nuova regolamentazione ecco l’individuazione dell’Ambito territoriale ottimale nell’intero territorio regionale e la possibilità di definire aree omogenee, di dimensione inferiore, per l’erogazione dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto, oltre all’istituzione dell’Agenzia regionale, con personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia tecnico-giuridica, amministrativa e contabile.

La nuova governance però non convince la Uil di Puglia. “Nessuno si illuda – dice il segretario generale Aldo Pugliese -,  la nuova legge regionale sui rifiuti colma sicuramente un vuoto normativo lasciato dalle amministrazioni precedenti, conferendo maggior ordine a un settore che da tempo navigava pericolosamente a vista, ma rappresenta solo un primo passo verso la soluzione di un’emergenza che richiede sforzi, investimenti e volontà politica, ad oggi assenti ingiustificati”.

Pugliese si augura che la “nuova normativa in materia di ciclo dei rifiuti seppellisca la politica utilizzata finora, volta a combattere le emergenze della regione a colpi di ordinanze e di accordi provvisori, che penalizzano alcuni territori, in primis quello tarantino, che ha dalla sua parte solo la mala sorte di ospitare le uniche o quasi discariche attive e disponibili del territorio regionale”.

“Proprio il ricorso obbligato alle discariche – continua Pugliese – deve restare un lontano ricordo. Adesso, con la presenza del commissario, sostanzialmente la longa manus del Presidente Emiliano, non vorremmo che si approfitti per dar vita a qualche “colpo di mano”, ampliando vecchie discariche o costruendone di nuove, operazioni finora bloccate per la loro manifesta impopolarità. Piuttosto, attendiamo con ansia una programmazione impiantistica, a medio e lungo termine, che chiuda il ciclo dei rifiuti, trasformando l’emergenza in opportunità socio-economica per la Puglia”.

Infine, Pugliese chiede una stretta sull’illegalità diffusa nel settore dei rifiuti, attraverso controlli e presenza istituzionale. “Chiediamo da anni – conclude il Segretario regionale della UIL – una mappatura regionale dei siti dedicati a discarica e di quelli da destinare a tale uso, in maniera da creare una task force che riorganizzi il sistema del conferimento dei rifiuti solidi urbani sul territorio regionale, ma ad oggi tutto tace, con buona pace di tanti cittadini che oltre al conclamato inquinamento industriale devono sopportare quello dovuto al via vai di Tir carichi di rifiuti provenienti, da Napoli, dalla Campania e da altre dieci regioni italiane. Ebbene, con l’Agenzia regionale avremo un interlocutore con cui confrontarci, ci auguriamo più concreto di quelli avuti finora”.