Poco prima delle 23.00 di venerdì 10 giugno, un gruppetto composto da una decina di migranti è stato individuato da una pattuglia di finanzieri sul tratto di costa in località Orte, poco a Sud di Otranto. Sospettando che i migranti rintracciati fossero una parte di un gruppo più numeroso, è scattato immediatamente l’allarme del dispositivo antimmigrazione coordinato per la Provincia di Lecce.

Poco dopo, infatti, gli uomini della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, accorsi in zona, hanno rintracciato la maggior parte dei migranti. Parallelamente, sul tratto di mare antistante la zona del presunto sbarco, è scattata la ricerca del mezzo che aveva trasportato i migranti.

Ed è stato proprio l’avvistamento, a poche miglia in allontanamento dalla costa, di un veliero sospetto ad opera di un elicottero tedesco operante nell’ambito della missione Frontex, a permettere alle motovedette dei finanzieri di raggiungere e bloccare l’imbarcazione con a bordo tre scafisti di nazionalità georgiana e chiare tracce dell’avvenuto trasporto dei clandestini.

Il Veliero è stato condotto presso gli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Otranto per gli approfondimenti del caso e gli scafisti fermati sono stati posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria di Lecce. I migranti rintracciati sono complessivamente 45, di provenienza afgana, iraniana, yemenita, pakistana e somala.

Il gruppo, composto da 25 adulti e 20 minori tra uomini e donne, è stato  assistito e trasferito presso il Centro di Don Tonino Bello di Otranto per gli accertamenti del caso.

Sono scattati immediatamente gli approfondimenti investigativi ad opera del Pool Antimmigrazione interforze, da tempo istituito dalla Procura di Lecce, per ricostruire la completa dinamica dei fatti ed accertare la presenza di eventuali altri responsabili connessi al traffico di esseri umani.

Le modalità di trasporto e la nazionalità degli scafisti lasciano pensare ad una partenza direttamente dalle coste della Turchia.