I Pronto soccorso in Puglia spariscono lentamente, uno alla volta. Dopo aver denunciato la chiusura dell’ospedale di Terlizzi, con il passaggio di chirurgia alla sede di Corato, la Fials ha rimproverato il direttore generale dell’ASL Vito Montanaro, il quale aveva parlato di temporaneità della disposizione.

Ma, evidentemente, le lettere mandate nel giro di un anno dai sindacati non devono essere state prese nemmeno in considerazione, dato che dopo la chiusura dell’ospedale, adesso spetta al Pronto soccorso.

A Terlizzi, come a Triggiano. Lì dove dovrebbe nascere uno dei tanti Punti di Primo Intervento e che, al momento, non è nemmeno a regime. Sì, perché servirebbero almeno 14 persone per far funzionare la struttura mentre ad oggi pare che il personale a disposizione sia di sole undici. E tra chi è impegnato con gli studi, chi è in permesso, il numero diminuisce ulteriormente.

Alla fine, in Puglia, sono nove i Pronto soccorso destinati a morire. Parliamo delle strutture di Trani, Lucera, Canosa, Fasano, Mesagne, San Pietro Vernotico, Grottaglie. Oltre, ovviamente, a Terlizzi e Triggiano. Così come emerge dal piano di riordino, i Punti di Primo Intervento saranno 38 su tutto il territorio pugliese. Nella sola provincia di Bari ne saranno aperti 17, nella speranza che tutto funzioni senza intoppi.