Società Trasporti Provinciale, ci risiamo. “Abbiamo messo il limone in bocca al Quotidiano Italiano”, dice qualcuno nell’azienda pubblica dove recentemente è cambiato tutto per rimanere tutto uguale. Una pausa ci può stare in un’inchiesta giornalistica così articolata, soprattutto perché siamo i soli a parlarne.

Dopo l’ennesima iniezione di informazioni torniamo a scrivere dei sindacati dalle braghe calate che, a un certo punto, hanno iniziato a chiudere i rubinetti comunicativi per via di un rimprovero pubblico fatto loro dall’amministratore delegato Rosa Pastore, la professoressa di filosofia a quanto pare tanto esperta di trasporto pubblico da convincere il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a confermarla ai vertici aziendali.

Troppo forti le pressioni del gruppo Pisicchio-Maurodinoia. Tant’è. I sindacati sculacciati, però, scrivono una lettera di fuoco all’azienda, che stanno incontrando mentre scriviamo. Un faccia a faccia per discutere delle continue “punizioni” inflitte soprattutto agli iscritti di Ugl e Uil, i più chiassosi, a maggior ragione dopo l’elezione a funzionario del rappresentante della Cgil.

E allora cambi turno, lettere di contestazione e poi la soppressione del ruolo di addetto all’esercizio su Altamura, con il conseguente spostamento a Bari del dipendente sindacalista Ugl e il trasferimento dell’addetto all’esercizio Uil da Bari a Molfetta. Tutto questo mentre si continua a far lavorare gli interinali, alcuni dei quali pagati a peso d’oro nel silenzio generale della politica.

Noi continuiamo a dire le cose come stanno, in azienda c’è la solita tensione, mentre la politica rimane a guardare. Insomma, è cambiato tutto ma alla fine è rimasto tutto come prima della finta rivoluzione, con il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, che continua a fare la mongia e la pongia. Il nuovo presidente, Francesco Paolo Fortunato, competente come pochi del settore dei trasporti, se solo avesse l’ordine potrebbe fare un po’ di pulizia dalle radici dell’azienda di famiglia. L’ordine, però, non è ancora arrivato.