Resa dei conti in STP, la Società Trasporti Provinciale. L’articolo con la pubblicazione delle incaute dichiarazioni del consigliere PD, ha avuto un effetto dinamitardo. Tutti sapevano dell’opinabile gestione dell’azienda pubblica, solo che adesso nessuno può dire il contrario. Il clima è tesissimo. Oggi il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha incontrato i sindacati. Il primo cittadino tranese avrebbe riferito che in un’azienda come la STP gli equilibri politici non possano che essere predominanti, ma comunque non superiori ai reali bisogni dei cittadini.

La notizie che viene fuori dall’incontro, tra dichiarazioni ovvie e prese di posizione, è la posizione dell’Ugl. Secondo alcune indiscrezioni, pare che il sindacato sia pronto ad andare fino in fondo a questa incresciosa vicenda e abbia annunciato di voler denunciare, per ora alla Corte dei Conti, i soci pubblici che detengono le quote della STP, quindi Comune di Bari, Comune di Trani, Area Metropolitana barese, Provincia Bat e Amet Trani.

Sì, perché adesso non ci sono alibi, conoscono l’abuso degli interinali, sanno delle scalate, del mancato premio di produzione e della lunga serie di altre discutibili decisioni che potrebbero rosicchiare tutto l’attivo di bilancio, al netto i 450mila euro rivenienti da un accertamento fiscale favorevole all’azienda. Finora, alla richiesta di convocazione dei sindacati ha risposto solo il Sindaco di Trani, convinto che l’azienda vada rilanciata. Continua, invece, il silenzio del primo cittadino del Comune e dell’Area Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, e del presidente della Provincia Bat, Nicola Giorgino.

Si tratta di un periodo importante, che porterà all’assemblea dei soci del prossimo 21 luglio. Il giorno prima è previsto il faccia a faccia tra azienda e sindacati, ma con soli due dei punti all’ordine del giorno. Troppo pochi rispetto alle rivendicazioni avanzate finora. Intanto apprendiamo che ieri il Consiglio di amministrazione avrebbe accordato un finanziamento di 13mila euro a Telenorba per il rilancio dell’immagine dell’azienda. Non solo. Ci sarebbe stato anche il via libera alla gara per il broker assicurativo, praticamente il pagamento a un mediatore tra l’azienda e la compagnia assicurativa. Nella seduta, inoltre, si sarebbe tentato di arrivare a una proposta di modifica dello Statuto aziendale, saltata percheé il presidente del Collegio dei sindaci non avrebbe avuto abbastanza tempo per visionare le carte.