Nonostante la denuncia di un gruppo di operatori e il durissimo intervento della Cgil, alla FlipCall di Bitritto si continua a non rispettare accordi e contratti. O meglio, se ne fanno degli altri in corsa, ritoccati al ribasso, costringengo gli addetti ad accettare il dimezzamento dei punti, che in altre parole vuol dire un ridimensionamento della busta paga. Ma veniamo al caso.

Ai nostri microfoni gli incappucciati avevano denunciato di pagare un “pizzo” all’azienda, abbonando un tot numero di contratti, per complessivi 1.350 punti, prima di essere regolarmente pagati. Il lavoro degli addetti ai call center, però, non è uguale per tutti. Molto del successo, delle vendite e quindi del guadagno, dipende dal tipo di campagna alla quale si è destinati, ma soprattutto da quanto “buona” sia la lista di clienti fornita.

In casa FlipCall (ComData), la campagna lockin, rivolta a chi è già cliente Vodafone sta andando alla grande, fin troppo bene, tanto che qualcuno in una settimana aveva già regalato all’azienda i 1.350 punti e di conseguenza anche una parte dei soldi guadagnati. Una specie di slot machine. Mentre scriviamo c’è chi è arrivato al terzo o quarto scaglione, raggiungendo già i 1.300 euro.

Mercoledì scorso, all’indomani della pubblicazione del nostro articolo, il manager del call center di Bitritto ha convocato gli operatori per dire loro che stavano guadagnando troppo e che se non avessero preso un provvedimento, la campagna sarebbe stata interrotta, per riprendere in autunno. E allora l’ennesima interpretazione. A quegli addetti è stato fatto firmare un nuovo contratto con la clausola “lockin promo 13 punti”.

In sostanza, ci si è dovuti accontentare di 13 e non di 26 punti per ognuno dei consensi registrati al telefono. La cosa peggiore è che questa situazione sta dividendo i lavoratori, perché c’è qualcuno che è rimasto al palo e qualcun altro che, invece, sta mettendo da parte un bel gruzzoletto.