Venerdì prossimo, i vertici della STP (Società Trasporti Provinciale) e sindacati sono stati convocati in Prefettura per la procedura di raffreddamento e conciliazione. Nel caso non si dovesse trovare un accordo, lo sciopero è dietro l’angolo. I lavoratori hanno già dato disponibilità ad un’adesione di massa. Uno dei punti che ha mandato su tutte le furie le organizzazioni sindacali è la mancata assunzione dei vincitori di concorso, a fronte invece dei contratti annuali stipulati con gli interinali, 32 dei quali in amministrazione. A tal proposito il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, aveva diffidato il Consiglio di Amministrazione della STP, agli sgoccioli del suo mandato, di prendere decisioni che andassero oltre l’ordinaria amministrazione. A tal proposito si aspetta ancora un intervento risoluto del sindaco di Bari e dell’Area Metropolitana, Antonio Decaro.

Uno dei sindacalisti più combattivi su questo fronte è Gaetano Fanelli, segretario regionale della Uil Trasporti. “Si tratta di posizioni nella maggior parte dei casi inutili, non necessarie all’andamento aziendale – spiega Fanelli – un costo eccessivo per l’azienda. Qantomeno si annullino i contratti annuali di assunzione”. Il messaggio è chiaro.

Al netto dei diritti di agenzia, si tratta di contratti che prevedono per gli interinali stipendi persino più alti di quelli dei colleghi d’ufficio, con assunzione diretta. Un capitolo particolarmente interessante è proprio quello che riguarda gli interinali amministrativi, richiesti con parametri d’ingresso apicali, a partire dal 175 e fino al 205 del contratto nazionale di lavoro. A guardare i curriculum semprerebbe, poi, che in pochi abbiano una pregressa e documentata esperienza lavorativa nel settore.

Il costo mensile degli interinali, nel periodo compreso tra il primo aprile e il 30 maggio 2017 è stato di 130mila euro, almeno 30mila euro in più di quanto speso prima di quella data. Tutto ciò nonostante a partire dal 22 settembre 2016 siano stati assunti 27 autisti con contratto a tempo determinato, diventato indeterminato sei mesi dopo. Traguardo raggiuno dopo anni di lotte, che avrebbe dovuto abbassare il costo del personale anche in virtù del ricorso al Jobs Act. Di quei 130mila euro, ad apile quasi 74mila euro sono destinati al personale somministrato negli uffici.

IL PRECEDENTE – Uno dei lavoratori interinali utilizzato negli anni scorsi, ha ottenuto il riconoscimento dell’assunzione nel primo grado di giudizio contro l’azienda. Al momento non viene utilizzato in attesa della sentenza d’apello, ma il giudice ha imposto comunque che il lavoratore venga regolarmente retribuito. Il giudizio potrebbe creare un precedente, obbligando la STP, nel caso dovesse soccombere, all’assunzione di tutto il personale somministrato.

LO STIPENDIO PIU’ ALTO – A valere la cifra mensile lorda più alta (3.770 euro), è un ex amministratore pubblico di un paese dell’area metropolitana barese, entrato come interinale con le mansioni di segretario particolare dell’amministratore della STP, la professoressa di filosofia Rosa Pastore.

L’INTERINALE TRASFERITO – Solitamente, l’azienda che richiede un lavoratore somministrato, lo fa per esigenze particolari, lo richiede con competenze specifiche per destinarlo in appositi uffici. Alla STP succede anche che, per non precisati motivi personali, un interinale possa chiedere ed ottenere il trasferimento dalla sede a cui è stato destinato inizialmente ad una più comoda per lui, senza avere maturato alcun tipo di agevolazioni. In questo caso la cifra mensile destinata dalla STP all’agenzia per quell’interinale è di 3.039 euro al mese. La domanda nasce spontanea: se il lavoratore ha potuto avere il trasferimento, perché richiederlo in una sede in cui si poteva fare a meno?

L’INTERINALE DA CASA – Nel valzer degli interinali c’è chi ha un contratto da 12 ore settimanali, fatte da casa pare anche per l’elaborazione dei capitolati d’appalto. Un autentico stacanovista, che nel mese di aprile è riuscito ad accumulare ben 65 ore di straordinario, con un costo mensile per l’azienda di 2.148 euro.

L’INTERINALE E L’EMINENZA GRIGIA – Con parametro 193 e uno costo mensile di 3.270 euro, in STP sarebbe entrato anche un lavoratore interinale caro all’eminenza grigia che muoverebbe i fili dell’azienda. Non c’è provvedimento o mansione che l’interinale possa fare se non sia arrivato il via libera del gran maestro.

L’INTERINALE PARENTE DI… – Con un costo mensile di 3.033 euro, la STP ha aperto le sue porte anche al più classico dei conflitti d’interesse, il parente del politico barese, con lo stipendio persino più alto del collega d’ufficio regolarmente assunto. Il compito? Inserire manualmente nel sistema elettronico i dati del consumo di carburante ed occuparsi quando necessario di dare manfore all’ufficio sinistri.

L’INTERINALE BABYSITTER – E che dire dell’interinale babysitter, quello che prima di andare al lavoro, per un costo di 3.123 euro mensili, fino a prima della chiusura, accompagnava a scuola i figlioli di un altro esponente politico metropolitano? Parliamo dello stesso interinale che l’ex direttore generale Franceco Lucibello, chiese di sostituire a causa della sua reiterata insubordinazione.

Su questa assurda situazione, che rischia di compromettere addirittura la tenuta economica della STP, annunciano battaglia e sono disposti ad andare avanti ad oltranza. Speriamo che il bene comune e il buon senso tornino presto a prevalere. “Sia chiro, non siamo contrari a prescindere al ricorso ai lavoratori interinali – conclude Fanelli – ma crediamo sia doveroso dare una stabilità ai vincitori di concorso inseriti nelle regolari graduatorie. A quel punto si può pensare di assumere anche gli interinali, ma sia altrettanto chiaro che tutto deve essere conforme alle reali necessità aziendali. In questo momento l’utilizzo di lavoratori somministrati è sbilanciato ripetto all’organigramma presentato dall’azienda ai sindacati”.