La chiusura notturna dei Punti di Primo Intervento ha mandato in subbuglio intere comunità, ma soprattutto non mancherà di generare disagi nei Pronto soccorso degli ospedali e un super lavoro per gli equipaggi del 118, come denunciamo da anni già costretti in pessime condizioni logistiche e senza le necessarie tutele.

Da un lato i sindaci di Bitonto, Casamassima, Castellana Grotte, Giovinazzo e Rutigliano alzano la voce e chiedono chiarimenti, che ancora tardano ad arrivare. Sì, perché la storia della mancanza dei medici non la dice tutta sulla crisi attraversata da anni dal sistema dell’emergenza-urgenza barese. Dall’altro lato, in attesa della mobilitazione dei sindacati di categoria, arriva la prima denuncia-querela contro ignoti, presentata alla Procura di Bari dal consigliere comunale di Rutigliano Nicola Giampaolo e inviata per conoscenza ai cinque primi cittadini, al Prefetto e alla FNOM di Roma.

La disposizione a firma del direttore generale della Asl di Bari, Vito Montanaro, del direttore sanitario della stessa Azienda Sanitaria Locale e del coordinatore del 118, Antonio Dibello, a detta del consigliere Giampaolo è in stridente contrasto con la Programmazione Regionale del fabbisogno di personale sanitario. Il caso Locorotondo fa molto discutere. Turni scoperti nonostante la chiusura degli altri Punti di Primo Intervento sia stata presa proprio per coprire i turni vacanti nella struttura sanitaria del paese della Valle d’Itria.

“Tale illegittimo provvedimento – si legge nel testo della querela, che pubblichiamo integralmente – è di grande disagio agli utenti, anello debole della catena. Il diritto alla salute dev’essere tutelato a prescindere dalle divergenze sindacali o politiche”.

Atto di denuncia/querela contro ignotiIo sottoscritto Nicola Giampaolo nato a Rutigliano il 03 luglio 1974 e residente in Rutigliano in Via Vico III Corso Cairoli, 10; in qualità di capogruppo Consiliare del Comune di Rutigliano espone quanto segue:

Con un provvedimento del 29 aprile 2016 Prot. N 83839/2 a firma del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bari dott. Vito Montanaro e del Direttore Sanitario Silvana Fornelli inviato nel fine settimana tramite PEC ai Sindaci di Bitonto, Casamassima, Castellana Grotte, Giovinazzo e Rutigliano con cui si comunica che a partire dal 1° maggio c.a. ci sarà la sospensione nei turni notturni delle prestazioni di emergenza/urgenza dei Punti di Primo Intervento. Un provvedimento che mette a repentaglio la salute dei cittadini contravvenendo alle norme imposte dalla Carta Europea del Diritto dell’Ammalato ed a altre disposizioni nazionali e, in stridente contrasto con la Programmazione Regionale del fabbisogno di personale sanitario.

Si precisa che la Regione Puglia, infatti, non prevede a livello normativo postazioni aperte solo per mezza giornata. La decisione di chiudere anche le strutture che rientrano nell’Accordo Integrativo Regionale, come si può leggere nella comunicazione che allego, è la mancanza del personale medico. La pianta organica regionale, però, non può essere modificata da un’Azienda Sanitaria Locale. A riprova di questo ci sono numerose sentenze dei Tribunali di tutta Italia.

Fermo restando il grande disagio agli Utenti – quali sono l’anello debole della catena – il diritto alla salute dev’essere tutelato a prescindere dalle divergenze sindacali o politiche. Tale disagio porterà a un prevedibile affollamento dei Pronto Soccorso degli Ospedali, visto che i Primi Punti d’Intervento degnamente gestiti anche con sforzi umani da parte dei medici sono da ritenersi un filtro per l’Emergenza-Urgenza.

Visto anche l’enorme preoccupazione per i Comuni di Rutigliano, Noicattaro e Mola di Bari, Distretto con quasi 100.000 abitanti a ridosso della Strada Statale 16, S.S. 100 ex S.S. 634 attuale provinciale 241, con la presenza a Rutigliano della Zona Industriale e Artigianale e Commerciale con industrie che operano con centinaia di operai la notte (vedi la Divella S.p.A.) per la loro distanza notevole dagli Ospedali di Eccellenza Bari Carbonara, Policlinico e Monopoli.

Si trasmette per gli obblighi di interesse pubblico alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Bari se le motivazioni di questo provvedimento da dove non si evincono riferimenti a Delibere o Leggi Regionali o Nazionali abbia una giusta motivazione. Poiché ci sono degli obblighi motivati dal Codice deontologico medico sulla continuità dell’Assistenza Sanitaria se è stato informato l’Ordine dei Medici come previsto contrattualmente ai sensi dell’Art. 8 del D.L. 502 del 1982 e successive modifiche e integrazioni e interruzione ove tutti i medici di medicina generale possono essere chiamati per il Servizio Sanitario.

Premesso con il presente atto propongo querela verso chi sia stato responsabile del blocco di questo Servizio Pubblico e nei confronti di qualsiasi persona che si sia resa autore di tutti i disagi sopra menzionati e di fatti da cui salvo diverso avviso potrebbero ravvisarsi ipotesi di reato

Chiedo di essere informato in caso di richiesta di archiviazione.