Si impone per il suo impatto visivo e per il valore simbolico l’opera site- specific concepita da Dario Agrimi per l’insediamento archeologico di Madonna di Grottole, che con il progetto Art in Nature diventa il primo parco tematico arte/ambiente dell’ Italia meridionale. Il suo floreale e colorato meteorite domina nel millenario sito rupestre, contribuendo a renderlo ancora più suggestivo, un luogo da cui Agrimi ha colto quell’essenza paradisiaca che gli ha permesso di instaurare un legame profondo e diretto con il territorio. Nulla è lasciato al caso nella scelta degli elementi che compongono la sua opera, dalla forma, volutamente sferica, per finire ai numeri.

“Meteorite dal paradiso per un paradiso in terra” è un sofisticato messaggio concettuale in cui tutto torna, come un cerchio che si chiude al termine di questa prima residenza d’artista: “Ho utilizzato 18.023 fiori, uno per ogni abitante di Polignano, scegliendo le peonie proprio perché sono fiori perenni, che incontrano le stesse caratteristiche di un meteorite che proviene dal paradiso – ha spiegato l’artista – essendo l’Eden un luogo di perfezione la sfera misura un diametro di 3 metri, chiaro rimando al numero perfetto; così come anche la sfera si lega al valore di forma regolare che richiama il paradiso.”

Con quest’iniziativa, finanziata dalla Fondazione Onlus Maria Rossi, l’ipogeo di Madonna di Grottole diventa un ponte tra passato e presente: “Si è voluto puntare sulla valorizzazione sociale di un sito come questo, caratterizzato da una stratificazione storica che va dalla Preistoria fino al Settecento, passando per l’insediamento rupestre d’Età medioevale – ha specificato Marisa Milella curatrice del progetto e componente della Commissione – Il risultato finale è il dialogo che si è instaurato con un certo tipo di arte contemporanea, capace di interagire con la natura, e Polignano è un territorio già pronto per ospitare questo tipo di iniziative.”

Quaranta gli artisti, italiani e non, che hanno partecipato al bando, indetto anche con la collaborazione della Fondazione Pino Pascali, una delle realtà più consolidate del panorama museale pugliese, con cui l’Onlus ha collaborato in sinergia per tutta la durata del progetto: “La scelta è stata fatta su base curriculare, e quando abbiamo scelto Dario sapevamo di affidarci ad un artista che avrebbe reso al massimo le potenzialità di questo posto – spiega Antonio Frugis, critico d’arte per il Museo d’Arte contemporanea di Polignano e membro della Commissione insieme a Roberto Lacarbonara, docente di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Lecce – e in questo caso ha saputo ben interpretare il territorio, legandolo alla sua opera.”

In questa prima fase sarà possibile visitare in gruppo l’insediamento rupestre e l’opera di Dario Agrimi con un contributo libero che sarà destinato ai progetti sociali della Fondazione Maria Rossi. La Onlus offre supporto di varia natura a famiglie in condizioni economiche precarie aventi un componente del nucleo familiare affetto da patologia oncologica.
Per prenotazioni ed info: 336423401/3395027900.