Sabato 15 (alle 21) e domenica 16 ottobre (alle 18 e alle 21) torna l’Anonima G.R. al Teatro Forma di Bari, con lo spettacolo Arriva l’ispettore, liberamente tratto da L’ispettore generale di Nikolaj Gogol: il cast è formato da Dante Marmone (regista), Tiziana Schiavarelli, Mimmo Pesole, Gianni Vezzoso, Toni Vavalle, Leo Solfato. Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Forma e su bookingshow.com. Lo spettacolo sarà replicato il 22, 23, 29 e 30 ottobre.

Lo spettacolo è ambientato in uno sperduto paese pugliese, ai primi del ‘900: qui, gli amministratori comunali, liberi da ogni controllo, esercitano i loro mandati badando soltanto ai propri interessi. Così accade che il Sindaco, scaduto dall’incarico da più di quindici anni, continua ad esercitare il ruolo di primo cittadino sul principio di una “prorogatio” inesistente o inventata da lui stesso. Poi c’è la Giunta Comunale, composta da due assessori che esercitano il loro mandato di Pubblici Amministratori in modo strampalato e in pieno conflitto di interessi. Uno, infatti, è Assessore alla Sanità, ma è anche Primario del Pubblico ospedale e unico farmacista del paese. Il secondo è Assessore alla Pubblica Istruzione, Direttore delle Poste ma anche Giudice del tribunale locale e contemporaneamente avvocato.

Di tanto in tanto i cittadini protestano e reclamano nuove elezioni, ma sono fiammate che si accendono e si spengono in un clima di provinciale apatia. E tutto va avanti così, in questo mondo surreale. Ma qualcosa deve essere arrivato all’orecchio del Governo centrale, che decide di inviare un Ispettore, per verificare il buon andamento amministrativo della cittadina. Nasce però un grosso equivoco, quando in casa del Sindaco arriva un nuovo cameriere su richiesta della sorella intrigante e insoddisfatta, che viene scambiato per l’Ispettore in missione, sotto celate vesti. Questo crea scompiglio e terrore nei tre furbi Amministratori che cercano di correre ai ripari, corrompendolo e riempiendolo di soldi, generando schizofrenie, intrighi ed equivoci da Commedia dell’Arte.

«Il piccolo paese pugliese di più di un secolo fa – spiega Dante Marmone – è uno di quelli dimenticato e addormentato dal torpore della provincia più profonda. Diventa però occasione per disegnare scenicamente modelli di personaggi con i colori caratteriali del nostro essere levantini e mediterranei».