Almeno una volta nella vita, tutti siamo stati inquilini o condòmini. Vicini litigiosi, la signora del quinto piano che stende il bucato senza strizzare i panni, il portone che sbatte sempre, riunioni di condominio più rissose di una trattativa USA-URSS. In tutto questo, il ruolo dell’amministratore di condominio è fondamentale. Se è un incapace, allora sono guai per tutti.

Per fortuna c’è chi ha deciso di non stare a guardare. Alcuni professionisti del settore si sono riuniti in un’associazione di categoria ed è nata Confamministrare. Un’associazione di categoria che guarda al bene dei clienti e allo stesso tempo pensa alla propria maggiore qualificazione. Questa è Confamministrare, nata con l’intento di divenire il simbolo dei desideri di entrambi le parti coinvolte. Oggi non solo i proprietari-condòmini più illuminati pretendono professionisti migliori, ma anche che gli amministratori più seri e preparati vogliono assolutamente dimostrare di essere drasticamente diversi.

L’attività dell’amministratore richiede diversificate e specifiche conoscenze, in diverse sfere tecniche, e una particolare e articolata organizzazione di mezzi, uno spazio che lascia poco all’improvvisazione, che deve concentrarsi sulla tutela del mercato infestato da figure poco serie ed oneste. L’obiettivo di Confamministrare è alzare delle vere e proprie barricate a tutela degli amministratori professionali, isolando quelli poco seri o addirittura completamente improvvisati.

Giovedì 18 aprile a partire dalle 17 i soci di Confamministrare si ritroveranno nella sede della ex Provincia di Bari per confrontarsi sulle nuove norme che regolano il settore, sempre in costante evoluzione.