Un censimento sui relitti nell’Adriatico e nello Jonio pugliese diventa una mostra. “Verso possibili approdi”, è l’iniziativa della Vedetta sul Mediterraneo e Il Giardino Mediterraneo che si inaugura oggi, sabato 6 dicembre,  alla stazione di Vedetta della Marina (via Marco Polo n.11 – Giovinazzo)

Quello sui relitti pugliesi è stato un lungo lavoro di ricerca che ha permesso di catalogare e classificare ben 80 navi di diverse epoche che sono state studiate e schedate. E per ciascuna ove possibile si è rinvenuto un apparato iconografico grazie alla collaborazione con diversi fotografi e la disponibilità di immagini tratte dall’archivio del nucleo barese dei Carabinieri subacquei. Ma nella mostra c’è di più perché la Vedetta, ove possibile, ha ricostruito le storie dell’affondamento dei relitti riscoprendo e valorizzando così un vero e proprio patrimonio dimenticato. Tra i vari relitti troviamo il “Lombardo”, la nave con la quale Garibaldi sbarcò a Marsala e che riposa attualmente nei fondali delle isole Tremiti, il sommergibile “Pietro Micca”, naufragato a Santa Maria di Leuca o il liberty americano Samuel J Tilden, che venne affondato nel bombardamento di Bari del 2 dicembre 1943.

Questi relitti sono un patrimonio di identità e di memoria (alcune conservano ancora i corpi dei caduti militari e civili e sono un vero sacrario sommerso), ma possono rappresentare uno dei tasselli della Blue Economy, ossia luoghi di interesse dal punto di vista turistico subacqueo. Per non dimenticare il lato prettamente biologico; i relitti sommersi sono delle importanti zone di ripopolamento per la fauna ittica.

L’evento è organizzato con il patrocinio della Biblioteca Regionale della Puglia, dell’Assessorato al Mediterraneo e l’ISTIAEN (Istituto Nazionale di Archeologia ed Etnologia Navale), “Verso possibili approdi” sarà inaugurata il 6 dicembre alle ore 17.30 e sarà fruibile, gratuitamente, alla Vedetta sul Mediterraneo, fino al prossimo 6 gennaio. Valore aggiunto della mostra, che presiederà l’inaugurazione di sabato prossimo, è Stefano Medas, presidente dell’ISTIAEN. Interverranno Daniela Daloiso, Angela Tursi, Annarita Somma, Nicolò Carnimeo, Giuseppe Fuggiano e Paolo Miraglino.

Data l’importanza dell’evento, unico per il lavoro di ricerca che anticipa l’esposizione, l’evento sarà itinerante. Ed è solo l’inizio. Lo studio storico e iconografico sarà implementato con nuove ricerche da parte della Vedetta sul Mediterraneo con l’obiettivo finale di creare un volume sui relitti.

I viaggi terminano, gli uomini muoiono, le storie vengono dimenticate e le navi, pure quelle, in un modo o nell’altro se ne vanno. Così alla fine restano solamente i relitti…” (Alberto Cavanna)