La prima storia della letteratura italiana scritta dal letterato barese l’abate Giacinto Gimma nei primi decenni del Settecento «per suggerire la necessità di riconoscersi in una comunità di cultura come segno di una convergenza morale e civile e quindi politica».

Presentano l’opera: Giulio Ferroni, Professore ordinario di Letteratura italiana nell’Università “La Sapienza” di Roma; Pasquale Guaragnella, Professore ordinario di Letteratura italiana, Preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere nell’Università “Aldo Moro” di Bari

Introducono: Eugenia Vantaggiato, Direttrice della Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpi” di Bari; Stefano Bronzini, Direttore del Dipartimento di Lettere Lingue e Arti Italianistica e Culture Comparate nell’ Università “Aldo Moro” di Bari.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Lettere Lingue e Arti Italianistica e Culture Comparate dell’ Università “Aldo Moro” di Bari.

Padre Giacinto Gimma è nato a Bari il 12 marzo 1668 e ivi è morto il 19 ottobre 1735. È stato un abate e critico letterario italiano. Studioso di storia sacra e letteratura, a vent’anni aveva già completato il corso di filosofia e giurisprudenza all’università di Napoli. Fondò nel 1695 l’Accademia degli Spensierati (poi Incuriosi) di Rossano, ma rifiutò la carriera accademica offertagli presso le università di Padova e Torino per dedicarsi a studi eruditi ed eclettici. Un suo grande lavoro enciclopedico completato tra 1690 e 1693 è rimasto inedito.

Nel 1700 prese gli ordini sacri e fu nominato canonico della cattedrale di Bari. Fece parte dell’Accademia dei Pellegrini di Roma. La sua Idea della storia dell’Italia letterata, pubblicata a Napoli nella stamperia di Felice Mosca nel 1723, fu considerata, dopo la Istoria della volgar poesia di Giovanni Mario Crescimbeni, «il secondo esplicito momento nel processo di sviluppo della storiografia letteraria».

Seguirà la mostra Bibliografica a cura di Maria Virno dedicata alla figura dell’abate Giacinto Gimma (1668-1735) nei Fondi della Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi di Bari”.

La mostra intende ripercorre la vita intellettuale dell’enciclopedista bibliografo attraverso le sue opere: i preziosi manoscritti autografi e le opere a stampa custodite dalla Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi di Bari.

La mostra sarà inaugurata il 6 giugno 2012 alle ore 17,00 e resterà aperta fino al 20 giugno 2012.

Antonio Calisi