L'ex sindaco di Molfetta, il senatore di Forza Italia Antonio Azzollini

Il verdetto di riferimento è del 21 ottobre e detta che non si possa essere allo stesso tempo parlamentari e primi cittadini di comuni con più di 20mila abitanti. Sul caso di Azzollini, unico del genere in Puglia, il centrosinistra si è presentato oggi in assise con un ordine del giorno sull’incompatibilità tra le due cariche.

L’argomento però non è stato trattato perchè la maggioranza ha ritenuto il Consiglio comunale non competente in materia. Una mossa che ha irritato l’opposizione, che non sperava in un passo indietro del sindaco, ma desiderava quantomeno delle spiegazioni.

Dalla pubblicazione della sentenza l’amministrazione si è infatti chiusa nel silenzio, mentre dall’altra parte della barricata era già cominciata la bagarre elettorale, con forti dissensi tra Rifondazione e Udc. Quest’ultima ha votato l’improcedibilità di oggi assieme al Pdl.

“Il sindaco dal triplo incarico”, cosi ribattezzato dato che è anche presidente della Commissione bilancio in Senato, vinse le elezioni comunali del 2006 ma si dimise nel 2008 per potersi ricandidare a palazzo Madama, in quanto all’epoca un parlamentare poteva essere eletto sindaco ma non viceversa. Alle urne riusci a cumulare nuovamente le due cariche, cosa da poco diventata illegittima.

 

Vincenzo Drago