Da sempre il mondo dell’infanzia ha occupato un posto speciale in tutta la storia dell’arte. Ma solo a partire dall’’800 e ‘900, dopo l’affermarsi della pittura di genere, le rappresentazioni dei bambini, insieme a un certo tipo di letteratura, raccontano non solo il contesto artistico, ma soprattutto quello sociale ed economico di quegli anni. E’ questa l’interessante chiave di lettura che emerge visitando la mostra “I bambini e il loro mondo”, in corso alla Pinacoteca Metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto” fino al prossimo 16 luglio.

La rassegna, la prima del ciclo espositivo “Piccole mostre preziose”, raccoglie un corpus di opere realizzate da 9 pittori e scultori, fatta eccezione per l’unica artista donna, la siciliana Rosa Tosches. Nel suo dipinto, un inedito ricevuto in dono dalla Pinacoteca solo qualche anno fa, la pittrice rappresenta una scena tipicamente borghese, di bambini che giocano ai birilli; a questo gusto per la ludicità e il divertimento si allaccia anche Pasquale Duretti, scultore barese già noto per aver contribuito alle decorazioni scultoree del teatro Petruzzelli, che nel suo busto in bronzo vivacizza la tematica del gioco con lo sberleffo e la smorfia del fanciullo.

A queste opere si aggiungono i ritratti di Riccardo Tota e di Francesco Galante, esempi di una ritrattistica che si afferma grazie a un collezionismo privato, a testimoniare la disponibilità economica di una certa committenza borghese in ascesa. Gli stessi valori che troviamo nelle sculture “da camera” di Pietro Canonica e Gaetano Stella che raccontano una realtà ben diversa dalla scultura di Raffaele Belliazzi, la vera protagonista dell’allestimento. La terracotta dell’artista napoletano è modellata con così perfetto verismo e mimesi, da far dimenticare allo spettatore di trovarsi davanti alla rappresentazione di un giovanissimo pastore, abbandonato al sonno mentre di notte sorvegliava il gregge.

E ancora bambini mentre lavorano, abbigliati come straccioni nelle tammurriate napoletane, che non suonavano per diletto, ma si esibivano per strada per poter ricavar da vivere per sé e per le famiglie. Una mostra che pone l’accento sulla capacità di osservazione di questi artisti, che attraverso questo genere hanno raccontato e rivelato uno spaccato della società, riflettendo sul rispetto e l’interesse che gli adulti rivolgevano ai bambini. Una tematica che torna attuale e un cammino da percorrere ancora oggi molto lungo.

La mostra è visitabile fino al 16 luglio

Orari
dal martedì al sabato 09:00- 19.00
domenica 09.00- 13.00
lunedì chiuso

Costo del biglietto incluso nell’ingresso alla Pinacoteca
Intero 3 euro
Ridotto 0,50 euro

Info
080 541 2420- 2- 4- 6- 7
www.pinacotecabari.it