L’etica e l’estetica di un’epoca raccontate nella mostra “MADE IN USA by Andy Warhol”, la retrospettiva che riunisce le opere più significative del più grande esponente della Pop art americana: dalle fluorescenti serie dei Flowers degli anni ’60 ai ritratti-icona di Marilyn e Mao degli anni ’80; e ancora dalle confezioni delle Brillo Boxes per finire con la serie degli strumenti musicali e vinili realizzati e utilizzati per e dalle grandi pop star come Michael Jackson, Rolling Stones e Liza Minnelli.

L’esposizione rimarrà allestita fino al 21 gennaio negli ambienti minimal della centralissima sede barese di Formaquattro Arte in Circolo, il più importante spazio dell’omonimo circuito di gallerie. Curata da Graziano Menolascina, la mostra è un’occasione per ammirare gratuitamente una quarantina di opere che coprono l’intero arco di produzione dell’artista più rivoluzionario del secolo scorso.

Andy Warhol non solo ha decretato l’inizio dell’arte contemporanea, ma incarna il prototipo di artista moderno: l’esempio di artistar per eccellenza, definendosi egli stesso un’opera d’arte vivente, consacrato alla celebrità dai media e dalla pubblicità che hanno contribuito a disegnarne il personaggio, come appare nelle polaroid in cui si autoritrae assumendo diverse pose e travestimenti.

Ma oltre che per i legami con la comunicazione di massa, la fotografia, la grafica, il cinema, la musica e la mondanità della New York underground di cui ha fatto parte, la pop art di Andy Warhol si è imposta per essere stata un fenomeno socio- culturale; una filosofia con cui l’artista americano ha proposto un approccio che va oltre il banale, annullando ogni gerarchia tra arte alta e bassa.

“Il bello dell’America- sosteneva- è che i consumatori più ricchi acquistano le stesse cose dei più poveri. Sai che il presidente beve Coca-Cola, che Liz Taylor beve Coca-Cola e che anche tu puoi berla”, riferendosi alle bottigliette di metà anni ’70 esposte in mostra insieme alle serigrafie e alle lattine delle zuppe Campbell’s. Grazie alle tecniche di riproduzione in serie Andy Warhol ha trasformato gli oggetti in soggetti e viceversa.

Come nella serie di icone- ritratto con Marylin, che con l’immagine estrapolata da un fotogramma del film Niagara del ’59, divenne subito il simbolo del passaggio dagli anni ’50 ai ’60. Sono queste le stesse opere che ancora oggi suscitano interesse, tanto da far parte dell’immaginario collettivo nonostante i 30 anni trascorsi dalla morte di Warhol, sopravvivendo ancora a quei “15 minuti di notorietà per cui ognuno di noi sarà famoso”.

Al termine del periodo di esposizione, sarà disponibile on line sul sito www.formaquattro.com un tour virtuale della mostra, realizzato da Dimensione3. La mostra è visitabile gratuitamente fino al 21 gennaio dalle 10 alle 13:00 e dalle 17 alle 20, tutti i giorni tranne il lunedì.

Galleria Formaquattro
Via Argiro, 73
70121 Bari

INFO 080.96.75.720