Da intercalare a tormentone il passo è breve. Ciaddì, titolo del primo brano inedito di Renato Ciardo, è mutuato direttamente dal linguaggio gergale barese, di Japigia per essere precisi. È stato lo stesso Renato a raccontare le genesi del pezzo ai nostri microfoni: «Stavo “stendendo la lavatrice” quando ho sentito un tizio esclamare in una perfetta ritmica 4/4 oh, taffà, tappo’, ciaddì. Ho pensato che potesse diventare un pezzo e così è stato».

Il pezzo è nato in famiglia, alla scrittura ha infatti partecipato Silvia De Sandi moglie di Ciardo, che nella vita fa altro e a quanto pare non stende il bucato, l’avesse fatto, forse il brano non avrebbe mai visto la luce.

Retroscena a parte, Ciardo rischia di vedersi apostrofare simpaticamente ad ogni angolo di strada. I fan di Renato lo seguono infatti anche da Johannesburg, segno che il barese attecchisce ovunque.