«Il settore della cultura è cambiato, chi ha alle spalle 40 anni di lavoro certe volte è in difficoltà, io per prima ogni tanto leggo dei bandi e mi spavento. Ecco perché sono necessari dei corsi di formazione, è necessario fare rete per abbattere i costi di tutti i service, mettere insieme i progetti per non sovrapporsi, lavorare sulla programmazione come accade all’estero. Anche negli altri paesi c’è la crisi, però già so che a dicembre 2014 andrò in Germania per uno spettacolo». A parlare così è Simona de Tullio della Breathing Art Company, membro della Fedac.

La Federazione delle Associazioni per la Cultura, dunque,  non se ne sta con le mani in mano. In una conferenza, che ha visto la partecipazione del Sindaco Michele Emiliano, ha presentato il proprio calendario degli appuntamenti e avanzato una serie di proposte per la vita culturale cittadina.

«Il problema – ha proseguito la de Tullio – è che spesso le istituzioni quando si discute di cultura non sanno di cosa si sta parlando, paradossalmente se io organizzo una giornata all’estero portando il nome del Comune di Bari, questa non mi viene riconosciuta a livello di regolamento, però ne devo organizzare 20 sul territorio».

Dell’incontro si dice comunque soddisfatta, anche se resta la mancanza di un interlocutore dal momento che la delega alla cultura è sempre nelle mani del Sindaco: «Manca un figura con cui dialogare, Emiliano per parte sua si è detto favorevole ad allestire un tavolo di discussione con le associazioni e ha lanciato la provocazione, diciamo, chiedendoci una proposta di nomi, persone o date entro una settimana».

Tra i presenti alla conferenza anche Andrea Costantino, voce critica in materia: «Ben vengano queste iniziative sia chiaro, certo potevano confluire nel Distretto delle Attività produttive ma bene comunque. Non capisco perché, e l’ho chiesto al Sindaco, se ne parla solo ora e non dal 2004, da quando cioè lui stesso, senza condividere la decisione, ha scelto un pediatra come assessore alla cultura, che non sa niente di quello che facciamo noi quotidianamente. Certo non è normale che tre figure importanti come quella di Presidente della Fondazione Petruzzelli,  la carica di Sindaco e quella di Assessore alla cultura siano nella stessa persona. Non è democratico e credo che non sia un bene per la collettività, è più difficile parlare con tre persone, ma almeno queste si confrontano tra di loro sperando che ne capiscano. E in quel caso andiamo a vedere chi sono quelli che hai nominato».

Nelle prossime ore vi faremo vedere cosa è successo durante la conferenza stampa.