I 500mila euro che potrebbero essere assegnati in seguito alla manovra per l’approvazione del riequilibrio di bilancio servirebbero, eventualmente, esclusivamente per colmare le pendenze nei confronti dei teatri e delle compagnie artistiche.

La decisione ha scatenato una vera e propria invettiva dell’opposizione barese. Ninni Cea, coordinatore del centrodestra al Comune di Bari, in relazione alla questione ha dichiarato:

«La nostra città aveva intrapreso un percorso culturale di grande spessore e risonanza che, evidentemente, i nostri politici di centrosinistra non riuscivano ad accettare forse perché frutto dell’impegno politico di Pinuccio Tatarella».

La realtà, tenendo presente la gravosa situazione economica in cui versa il bilancio del comune, è una sola: qualora all’orizzonte non si affacciassero privati disponibili a finanziare, tramite degli sponsor, la rassegna, il premio letterario dedicato a Pinuccio Tatarella potrebbe diventare, inevitabilmente, una manifestazione a cadenza biennale. Appuntamento al 2012? Forse.

Nicola Oscar Ottati