Dopo le proteste di un nutrito fronte di associazioni ambientaliste, le autorizzazioni e i dietrofront, la Procura di Bari ha aperto un’inchiesta sul progetto che prevede la realizzazione di un resort di lusso nei sette trulli vista mare a Costa Ripagnola.

A indagare sono i Carabinieri forestali, che hanno acquisito copia del fascicolo del procedimento e la relazione con cui venivano sollevate una serie di possibili anomalie nella sede dell’assessorato regionale all’Ambiente. Ciò che la Procura vuole accertare è la correttezza del procedimento che ha portato al rilascio del Provvedimento autorizzativo unico regionale.

Sulla base del Puar, lo ricordiamo, il Comune di Polignano ha poi ritenuto di concedere il permesso a costruire, che ha scatenato una dura protesta. Nelle scorse settimana era stata la stessa Regione Puglia ad avviare l’iter per la creazione di un’area protetta e riaprire l’esame del Puar, convocando il comitato Via nel prossimo mese di settembre.

Per La Serim, l’impresa incaricata dei lavori, l’intervento avrebbe un basso impatto ambientale, poiché comporterebbe solo la presenza di elementi amovibili. Una dichiarazione che non troverebbe riscontro nell’esposto da cui è partita l’inchiesta dell procura. Secondo la denuncia, infatti, i trulli sarebbero dovuti essere ristrutturati e oggetto di un cambio di destinazione d’uso, contrariamente a quanto stabilito dal Piano urbanistico del comune di Polignano a Mare.