Gli prescrivono un elettrocardiogramma urgente ma attende fino alla sera. Presunto caso di malasanità in Puglia, per fortuna con lieto fine. Il paziente cardiopatico di Altamura, allertato da dei forti dolori al braccio sinistro, avrebbe avuto bisogno di una visita cardiaca urgente. “Avendo la ricetta, mio padre – dice la figlia – si è rivolto al Cup dell’ospedale della Murgia, Fabio Perinei. Così urgente da averlo indirizzato il giorno dopo all’ospedale di Putignano, che dista 50 chilometri”. Un po’ tardi e lontano per un’urgenza.

La figlia, dopo la risposta ricevuta dall’ospedale, ha deciso, assieme al cugino, di rivolgersi al pronto soccorso. “Viste le condizioni di mio padre – continua il racconto – i medici gli hanno assegnato il codice rosso, ma dopo un primo tracciato, è stato messo in una stanza dove dalle 11 ha aspettato fino alle 18.30 per l’elettrocardiogramma”. Medici e infermieri, secondo quanto detto dalla figlia, non avrebbero dato notizie alla donna disperata dalla idea che il padre possa essere stato colto da infarto.

Stanca di questo trattamento, solo dopo essere stata convinta da un amico medico, è andata nell’ufficio del medico di turno e dopo essersi qualificata come Carabiniere avrebbe ottenuto le risposte che stava cercando. “Solo dopo la mia insistenza ho visto un infermiere entrare nella camera di mio padre con il macchinario per l’elettrocardiogramma”.

In altri casi forse avremmo raccontato un ennesima tragedia: “Sono stata con grande imbarazzo costretta a dichiarare di essere un Carabiniere – conclude il militare – ma la situazione era diventata paradossale. Ho pensato a chi non ha la possibilità di far pesare il proprio ruolo. Tutti hanno diritto allo stesso trattamento e per questo che ho sentito il dovere di denunciare quanto accaduto”.