L’incendio dell’auto sotto la sua abitazione, a Cellamare, non sarebbe l’unico atto intimidatorio subito da don Valentino Campanella, parroco di Triggiano. L’ultimo episodio è avvenuto la notte scorsa. Il parroco, infatti, ha ricevuto anche alcune lettere anonime.
I carabinieri della Scientifica stanno refertando quanto trovato sul luogo dell’incendio, ma anche le immagini delle telecamere dei circuiti di videosorveglianza presenti nella zona.L’ipotesi più probable è che si tratti di un incendio doloso.

Non si sa ancora il movente, così come non si può dire se nel mirino sia finita l’ospitalità che don Valentino assicura in parrocchia alla locale sede di Libera, l’associazione antimafia. Si sta cercando di capire se ci sia un legame anche con un altro episodio avvenuto un anno fa, quando fu incendiata a Bari, sempre sotto casa, l’auto dell’ex parroco di Triggiano, don Salvatore Da Pascale.

Tanti i messaggi ricevuti da don Valentino sui social network, con la speranza di possa presto arricare all’identificazione dei responsabili e del movente.