Davide Colucci potrebbe essere stato istigato al suicidio. È l’ipotesi su cui lavora la Procura di Bari che ha aperto un’indagine sulla morte del 23enne di Alberobello in cui emergerebbero dei collegamenti fra il suo suicidio e la frequentazione dei rave party a base di droga e sesso

Il ragazzo infatti si sarebbe tolto la vita impiccandosi per una depressione iniziata con la frequentazione di rave party e all’uso di droghe e ad un presunto episodio di violenza sessuale di gruppo durante una di quelle feste.

Il nuovo fascicolo è emerso in seguito al  processo per stalking a carico del fratello della vittima che si è celebrato oggi. L’imputato, il 30enne Angelo Colucci, è stato condannato con rito abbreviato a 1 anno e 8 mesi di reclusione per atti persecutori nei confronti dello zio.

Angelo Colucci, attualmente agli arresti domiciliari per stalking, avrebbe perseguitato e minacciato lo zio che riteneva responsabile degli approfondimenti avviati dalla magistratura sulla morte del fratello che egli aveva invogliato a frequentare i rave e a fare uso di droghe.