Una situazione anomala, ma tecnicamente possibile. Dopo l’arresto del sindaco Giacinto Forte, ai domiciliari per presunte tangenti dal 12 luglio scorso, ad Altamura in qualità di Commissario arriva il viceprefetto Rachele Grandolfo, dal momento che l’incarico protempore al vicesindaco è terminato. Resta però in carica il Consiglio Comunale, dal momento che Forte non ha mai rassegnato le proprie dimissioni.

Il Tribunale di Riesame ha oggi rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dai legali di Forte, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari.

L’ormai ex sindaco è stato arrestato insieme ad altre dieci persone nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Bari su presunte tangenti ricevute da amministratori e tecnici di alcuni Comuni della provincia in cambio di appalti.

Stando alle indagini Forte avrebbe accettato una tangente di 15mila euro da imprenditori per l’appalto dei lavori al depuratore della città. Le indagini, in cui è coinvolto anche l’ex assessore regionale Giovanni Giannini che si è dimesso, hanno documentato che imprenditori, tecnici e amministratori pubblici di Comuni baresi avrebbero truccato almeno 5 gare d’appalto.

Contro questa situazione di stallo, l’opposizione ha indetto una manifestazione lunedì 7 agosto alle 19 in piazza Municipio, non a caso intitolata “Comune Libero”.