É stato condannato alla pena di 25 anni di reclusione Antonio Colamonico, il 36enne imputato per l’omicidio della 29enne italo-brasiliana Bruna Bovino, uccisa il 12 dicembre 2013 a Mola di Bari. Tra le pene accessorie stabilite dai giudici c’è anche la decadenza della potestà genitoriale.

La Corte di Assise di Bari ha inoltre condannato l’imputato al risarcimento danni nei confronti delle costituite parti civili, 250mila euro ciascuno ai due figli minorenni, 150mila euro ciascuno a madre e familiari della vittima, 30mila euro per le due associazioni antiviolenza Giraffa Onlus e Safiya Onlus e per la Regione Puglia.

Per Colamonico il Procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno aveva chiesto la condanna a 28 anni di reclusione. Il corpo della donna fu ritrovato semicarbonizzato e insanguinato sul pavimento del centro estetico che la vittima gestiva, fra brandelli di indumenti, dopo essere stata uccisa con 20 colpi di forbici e strangolata.