Continua l’odioso fenomeno delle truffe ai danni di anziani continua. Da qualche giorno, infatti, un 24enne incensurato napoletano si aggirava nella provincia di Bari fingendosi avvocato, in combutta con un fantomatico “Maresciallo Rossi” dell’Arma dei Carabinieri. Il gioco era sempre lo stesso: individuata l’abitazione di un anziano, sfruttandone la vulnerabilità, lo contattava al telefono fisso di casa dicendo: “Pronto? Buongiorno, sono il Maresciallo Rossi dei Carabinieri di Bari, abbiamo arrestato suo figlio perché ha causato un incidente stradale molto grave, comunque non si preoccupi, prenda mille euro in contanti, tra poco passerà un avvocato, mio uomo di fiducia, sotto casa sua: gli dia i soldi, è una “cauzione” così chiudiamo la faccenda, altrimenti lo portiamo in carcere”.

La cosa non è passata inosservata in paese e così i militari, intensificando i controlli nel centro cittadino, ieri lo hanno colto in flagranza. I Carabinieri, nel corso di un servizio nel centro urbano, hanno raccolto con solerzia le indicazioni di alcuni cittadini. Fornendo importante collaborazione, hanno riferito di aver visto un personaggio “strano”, ben vestito e con accento campano, aggirarsi per i vicoli del borgo antico.

Attivate le ricerche, dopo poco, hanno individuato il falso avvocato in compagnia di un’anziana donna, proprio mentre quest’ultima stava per consegnare 400 euro in contanti. Grazie ad un tempismo perfetto, i militari sono riusciti a bloccare la transazione e, con la richiesta di dover procedere ad un più approfondito controllo, hanno portato il giovane nella Caserma di via Di Vittorio.

Lì, grazie ad incroci documentali ed all’analisi con altre informazioni in loro possesso, sono riusciti a smascherarlo quale truffatore e, quindi, ad arrestarlo per tentata estorsione, atteso che la minaccia prospettata alla donna, di ritorsioni sul figlio in cambio di denaro, è stata tale da provocarle un forte turbamento.

Per l’incensurato, quindi, si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Trani. Sono in corso approfondite indagini per verificare la riconducibilità al prevenuto, e ad eventuali complici, di analoghi episodi perpetrati recentemente nel nord barese.

I Carabinieri, quelli veri, ricordano ancora una volta che in Italia non è previsto l’istituto della cauzione e che nessun militare è autorizzato a presunte riscossioni di denaro anche se in divisa o se muniti di tesserino di riconoscimento.

Inoltre, contro le truffe commesse da “finti Carabinieri”, è stata fatta una importante attività preventiva, come peraltro disposto dal Comando Generale di Roma che, come nel caso in esame, sta dando i suoi frutti. Proficui si sono infatti rivelati i contatti “porta a porta”, con numerosissimi anziani di tutta la provincia barese, attraverso incontri presso gli oratori e le parrocchie, ma anche mediante Carabinieri in uniforme, con, alle spalle, inequivocabili macchine dell’Arma con tanto di scritta e lampeggianti. Sono poi state allertate tutte le centrali operative della provincia, affinché, in caso di telefonate al 112, venga subito inviata sul posto una delle numerosissime pattuglie dislocate sul territorio per la specifica esigenza.