Il licenziamento dell’operatrice sanitaria da una casa di cura di Giovinazzo, accusata di aver fatto salire un gatto randagio sul bus degli anziani, ha sollevato un mare di polemiche, soprattutto tra gli infermieri. La donna, infatti, era stata erroneamente definita come appartenente alla categoria. Sull’episodio è intervenuto il presidente del Collegio IPASVI di Bari, Saverio Andreula.

“La signora Patrizia Antonino non è un’infermiera, come certificato dalla mancata presenza del suo nominativo nell’albo di questo Collegio professionale”. Il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Bari, Saverio Andreula, interviene in merito alla vicenda della operatrice sanitaria, e non infermiera appunto, licenziata da una casa di cura di Giovinazzo, in provincia di Bari.

La sua vicenda ha conquistato le pagine di alcuni importanti quotidiani nazionali, ingenerando però il clamoroso errore sul titolo professionale della signora. “Al netto del dispiacere per quanto accaduto alla signora Antonino e rispettando le decisioni della direzione sanitaria della casa di cura di Giovinazzo – dichiara il presidente IPASVI di Bari, Andreula – è bene precisare e chiarire che la protagonista di questa vicenda non è un’infermiera. Si tratta di un’operatrice sanitaria e, mi permetto di evidenziare come presidente di un Ente di diritto pubblico, che non si tratta di una differenza di poco conto”.

Andreula continua il suo chiarimento: “Vorrei approfittare dell’incidente in cui sono incorsi alcuni giornalisti di alcune quotate testate giornalistiche, che l’infermiere è un professionista sanitario che consegue la laurea universitaria in infermieristica in tre anni accademici. Dispiace constatare che quando si tratta di storie o vicende poco edificanti per la sanità, troppo facilmente si ingeneri la confusione tra infermieri e operatori sanitari. Evidentemente questo accade perché a qualcuno fa comodo creare questa confusione di ruoli”.