“La locomotiva a vapore ha iniziato ad avere problemi a Grumo, dove si è fermata per la sosta tecnica, poi a Toritto, approfittando della fermata per la manifestazione in programma, è arrivato un locomotore e l’ha trainata fino a Matera. Nello stesso modo, poi, prima dell’alba, la locomotiva a vapore è stata trainata da Matera a Bari prima che sulla linea iniziasse la regolare circolazione dei treni”.

Al telefono il meccanico è imbarazzato, non sa se e cosa dirci. Non entra nel merito del guasto e dell’operazione successiva di traino. Nella fotografia che siamo in grado di mostrarvi, si vede la locomotiva FAL FCL 421, costruita tra il 1931 ed il 1932 dalla CEMSA di Saronno, ancora aggangiata al modello decisamente più recente di colore rosso e giallo grazie a cui ha continuato il viaggio ed è poi tornata in rimessa.

Le cronache si sono concentrare sullo splendido capotreno Stefania Rocca, sul fascino del viaggio e sull’ottima musica del Locomotive Jazz Festival. Dal sito delle Ferrovie Appulo Lucane, poi, leggiamo che “nel 2014, dopo 18 anni di inattività, la locomotiva è stata sottoposta a lavori per il pieno recupero funzionale effettuati dalla ditta Lucato termica a Castelletto Monferrato, sulla base di un complesso ed articolato progetto di recupero suddiviso in sette fasi, durato oltre un anno e terminato da poco”.

Non vogliamo sollevare nessun polverone, fare polemiche di alcun tito. Il nostro intento è solo quello di raccontare un altro aspetto del fantastico pomeriggio vissuto dai 170 passeggeri di quel treno a 5 carrozze. Forse il recupero non è stato cocì pieno come viene detto. Speriamo lo sia al più presto per ripetere ancora giornate come quella del 23 luglio, alla scoperta dei tempi che furono.