Traffico di droga, armi e sequestro di persona. Sono queste le accuse per 23 pregiudicati che sono stati condannati oggi a pene comprese fra i 20 anni e i 18 mesi di reclusione.I fatti contestati dalla Dda di Bari risalgono agli anni 2012-2013 e sarebbero stati commessi in alcuni comuni del Nord barese.

Stando alle indagini dei Carabinieri, coordinate da pm Antimafia Giuseppe Maralfa, a capo dell’organizzazione c’erano i due fratelli di Terlizzi Vincenzo e Gioacchino Baldassarre, condannati entrambi a 20 anni di carcere. Oltre ai fratelli Baldassarre, il gup di Bari – al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato – ha condannato alla stessa pena gli altri due presunti promotori dell’organizzazione criminale, i pregiudicati Saverio Belviso e Saverio Stefanelli.

Tra le imputazioni è contestato anche il sequestro di persona di uno dei componenti del gruppo che nel gennaio 2013 fu portato in campagna e stava per essere gambizzato per punizione, per una partita di droga non pagata. L’uomo fu salvato dall’intervento dei carabinieri che, indagando sul traffico di stupefacenti, arrivarono in un fabbricato rurale di proprietà della famiglia Baldassarre, dove arrestarono quattro pregiudicati trovati in possesso di tre pistole e mezzo chilo di sostanze stupefacenti.