“Ho chiamato così tante volte Polizia e Carabinieri, che ormai conosco nomi e turni di servizio. Avrà compreso che la mia è una provocazione, ma siamo arrivati all’esasperazione”. Il cittadino abita a due passi dallo stabile dove ieri sera si è scatenata la solita maxi rissa tra extracomunitari.

“Non ha idea della violenza a cui assistiamo tutte le volte – continua il residente di via Nicolai -. Calci, pugni, urla, persino bastoni e colli di bottiglia usati come armi. Questa volta, poi, una di quelle povere donne oggetto della contesa, sfruttata e umiliata, veniva trascinata per i capelli fuori dal portone di vetro, poco prima di via Ettore Fieramosca”.

Parlano nella loro lingua, non si capisce molto, se non quando sfugge qualche parolaccia in dialetto barese. “Al Libertà è tornato il coprifuoco – denuncia il residente – Dopo una certa ora, quando si fa sera, meglio starsene a casa o lontanissimo da certe strade del quartiere. Non l’abbia a male per la qualità della fotografia, ma in quei casi meglio non avvicinarsi troppo”.