“Sono oltre tre anni che denunci anche in consiglio comunale l’irregolarità di alcuni campi che insistono sulla nostra città, campi rom. È impossibile continuare a sopportare il fatto che sempre dagli stessi posti si levino dei fumi, dei roghi tossici pericolosissimi per la salute dei nostri cittadini”. Dopo i numerosi roghi dei giorni scorsi, l’ultimo in ordine di tempo solo ieri, il consigliere comunale di opposizione Fabio Romito punta il dito contro l’immobilità delle istituzioni.

“In questa città le regole devo essere rispettate, il primo compito che deve avere un’amministrazione comunale è quello di tutelare la salute dei cittadini – ha esortato Romito – non è possibile che si debba continuare a respirare aria tossica perché qualcuno non pone in essere le azioni che invece un’amministrazione dovrebbe”.

Quest’oggi l’invocazione di Romito e di una vasta parte della città ha alla fine trovato riscontro. È stata infatti firmata, anche se da più parti la si ritiene tardiva, l’ordinanza con la quale si dispone l’allontanamento di ogni persona stanziante in forma nomade in località Torre Carnosa – prolungamento di strada Cannone, a Japigia.

Il provvedimento prevede che le persone destinatarie dell’ordinanza rimuovano contestualmente ogni bene o manufatto abusivo realizzato nell’area e contemporaneamente i proprietari dell’area in questione vengono informati affinché possano adottare ogni opportuna misura a presidio del possesso.

“L’ordinanza, a tutela della sicurezza dei cittadini residenti in zona e degli stessi occupanti, si è resa necessaria – fanno sapere dal Comune – a seguito del grave incendio divampato ieri nell’area. Durante le operazioni di spegnimento effettuate dai Vigili del Fuoco è stata infatti rilevata dalla Polizia Locale la presenza di accumuli di materiale di vario genere e di natura tossica (plastica, pneumatici, bombole di propano ed altro materiale) facilmente infiammabile, che mettono a grave rischio la pubblica incolumità nonché di una ricca vegetazione spontanea, composta di alte sterpaglie a forte rischio incendio. Le condizioni generali dell’accampamento abusivo, inoltre, risultano caratterizzate da fenomeni di notevole degrado igienico-sanitario dovuto all’abbandono incontrollato di rifiuti e alla mancanza di acqua corrente e di servizi igienici”.

La situazione di grave pericolo per la sicurezza urbana e le attuali condizioni ambientali in cui versa l’area hanno infine indotto l’Amministrazione comunale ad emanare un provvedimento a tutela dell’incolumità della popolazione nomade occupante l’area e della popolazione degli insediamenti abitativi circostanti.

“L’intervento degli operatori del Pronto intervento sociale, sempre ieri – aggiungono dall’amministrazione – non ha rilevato la presenza di minori o di situazioni di fragilità sociale, mentre i nomadi adulti presenti hanno rifiutato qualsiasi intervento per l’inserimento in servizi a bassa soglia quali i dormitori o le mense cittadine.

Già lunedì scorso, a seguito di un sopralluogo della Polizia locale nell’insediamento abusivo, le persone presenti risultavano denunciate per i reati di discarica abusiva, violazioni urbanistiche inerenti la realizzazione di manufatti con materiale di riciclo adibiti ad alloggio e furto di energia elettrica.