Blitz della Guardia di Finanza questa mattina alle 5.30 a casa del sindaco di Altamura Giacinto Forte, i militari sono andati arrestarlo per il suo coinvolgimento nell’operazione denominata “Pura Defluit” che ha portato all’arresto di 12 persone. Motivo della misura restrittiva i 15mila in contanti che avrebbe accettato per favorire la ditta Besa Costruzioni s.r.l. nella gara per il riutilizzo delle acque reflue affinate dal depuratore a servizio della città.

A pagare la tangente sarebbero stati Bertin Sallaku, amministratore/gestore di Besa Costruzioni s.r.l. finito oggi in custodia cautelare in carcere, e Michele Fatigati, finito invece agli arresti domiciliari come il sindaco, con la complicità di Ottorino Tisci, vicesegretario del PD di Acquaviva delle Fonti.

La consegna del denaro al sindaco di Altamura Giancinto Forte sarebbe stata eseguita il 28 marzo scorso all’interno della sede sociale di BESA COSTRUZIONI s.r.l., in Altamura, dove il Forte si era portato insieme al collaboratore Francesco Tota.

Per la gara d’appalto il Comune di Altamura, i cui uffici sono stati perquisiti dai finanzieri verosimilmente a caccia di documenti dopo il blitz a casa di Forte, era stato ammesso con riserva del finanziamento da parte della Regione Puglia.