Neppure i calci e pugni in faccia do in parcheggiatore abusivo a un 39enne davanti ai figli, o l’aggressione a testate di un automobilista ad un agente della Polizia Locale, hanno convinto l’amministrazione comunale a intervenire duramente nei confronti degli abusivi della sosta.

Ieri notte, nell’area sterrata in fondo a Torre Quetta, si è capito che sono i parcheggiatori, spesso legati alla criminalità locale, i più forti. A nulla è servita la telefonata di un cittadino alla centrale della Polizia Locale. “Abbiamo una pattuglia in zona, la mandiamo sul posto”. La pattuglia ha pure fatto il suo giro di perlustrazione, ma l’effetto provocato è stato paradossale.

Fino a quel momento i parcheggiatori abusivi obbligavano i “clienti” al pagamento di due euro anticipatamente. Subito dopo, invece, gli euro pretesi erano 3. E se, travolto da un insolito destino in una scura notte di giugno, provavi a ribellarti con una frase del tipo: “Ma perché non ti posso dare ciò che ho?”, la risposta era perentoria: “Ti vai a divertire? E allora dacci 3 euro e ti guardiamo la macchina”.

La paura di ritrovarsi l’auto danneggiata è troppo forte e allora meglio lasciare il caffé. A guardare il via vai di mezzi, gli abusivi ieri sera hanno messo insieme non meno di 300 euro, forse di più. Un affare. Sarebbe il caso, con la nuova vita diurna e notturna della spiaggia di Torre Quetta di prevedere il potenziamento dei controlli, magari con un presidio. Questa guerra la vince chi dura.