Bitritto, via Trento, sono le 21.13 dello scorso 31 maggio. Tre persone, forse quattro, a bordo di una Lancia Delta di colore bianco, col tetto nero, si piazzano davanti all’auto da rubare. Un componente della banda scende, mentre la Delta resta parcheggiata lì davanti con le luci accese. Per strada vengono trovati i resti di un deflettore.

Il ladro armeggia qualche secondo, poi riesce a infilarsi nella Renault Clio. I complici si avviano, ma dalla vettura il malvivente abbaglia, forse un segnale per via della sorpresa: lo sterzo bloccato. La richiesta d’aiuto per spaccarlo. A quel punto uno dei complici scende dall’auto utilizzata per raggiungere via Trento e sale in quella dell’ignaro cittadino di Bitritto. Un lavotatore come tanti.

A quel punto il video registrato dalle telecamere di videosorveglianza di un’abitazione privata s’interrompe. Tutto in tre minuti, sotto gli occhi di alcune auto passate durante le fasi del furto. Nessuna precauzione, pur essendo le 21 e non le 3 del mattino.

I ladri, infatti, agiscono a volto scoperto. Il furto è stato denunciato e le immagini consegnate ai Carabinieri. Per il momento nessuna traccia, né dell’auto né dei responsabili del colpo, purtroppo uno dei tanti e sempre più spregiudicati, messi a segno nell’area metropolitana di Bari.