Avrebbero ridotto in schiavitù e costretto una giovane connazionale a prostituirsi. Con questa accusa il gup del Tribunale di Bari, Francesco Pellecchia, ha condannato Vasile Ursaciuc e Maria Nicoleta Ferari rispettivamente a otto anni ed a sette anni, un mese e 10 giorni di carcere. Si tratta di pene più alte di quelle chieste dalla Procura.

I fatti contestati si riferiscono all’estate del 2015. Secondo l’accusa, i coniugi avrebbero convinto la ragazza a venire in Italia, a Bari, con la promessa di trovarle un lavoro come badante retribuito mille euro al mese. Poi però le avrebbero tolto i documenti e l’avrebbero costretta a prostituirsi per cinque euro al giorno minacciando ritorsioni sulla figlia della ragazza, ospite di un orfanotrofio in Romania.

Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata dalla ragazza che aveva anche tentato di fuggire. La vittima sarebbe stata costretta a prostituirsi a Bari, Taranto e Gallipoli, dove la coppia si era trasferita per l’estate e dove i due erano stati arrestati nel luglio del 2016.