Via Fornari, the day after, il giorno dopo, come il titolo di un film post-apocalittico sull’ipotetico giorno seguente a un olocausto nucleare. A oltre 24 ore dal rogo appiccato ai cassonetti, stamattina i resti erano ancora là, non certo come monito o per ricordare ai posteri cosa è successo.

Senza andare troppo per il sottile e scomodare i Ris, verosimilmente è stata l’opera dei soliti idioti. Presa per buona l’ipotesi, sul terreno restano le ceneri puzzolenti e tossiche delle plastiche bruciate a infestare l’ambiente e cagionare la salute degli incolpevoli residenti. E stiamoci.