L’uomo più ricercato d’Italia, “Igor il russo”, è passato anche da Bari. L’uomo dalla doppia identità, infatti, è stato nel Centro di identificazione ed espulsione (Cie) prima di “scomparire” nel nulla e riapparire in Emilia Romagna dove ha ucciso un barista e una guardia ecologica.

Igor Vaclavic in russo o Ezechiele Norberto Feher in serbo è stato nella struttura del quartiere San Paolo nel 2015 dopo aver scontato una condanna a 5 anni e 4 mesi per una numerose rapine: doveva essere espulso e lasciare il Paese, ma poi di lui si sono perse le tracce.

Le novità riguardo le tappe in Italia di Igor il russo sono venute fuori nel corso delle indagini condotte a ritmo serrato da Polizia e Carabinieri dopo i due brutali omicidi che hanno sconvolto l’Emilia Romagna. Ancora una volta, quindi, emerge la fragilità del sistema legislativo previsto per l’espulsione anche in caso di criminali pericolosi: di fatto, tutto si traduce a una semplice intimazione a lasciare il Paese entro quindici giorni, che viene spesso ignorata.