Nell’ospedale San Giacomo di Monopoli i posti per i disabili scarseggiano. Il motivo non è da attribuire all’esubero dei diversamente abili, ma a quanti, pur non essendo in possesso del relativo pass, parcheggiano nei posti riservati ai portatori di handicap.

Ci è giunto in redazione un video di segnalazione in cui viene mostrata l’inciviltà di quanti (troppi ahinoi) posteggiano vetture di ogni tipo: macchine di grossa e piccola cilindrata, motociclette, mezzi dell’ufficio postale, e addirittura auto mediche.

Ma aldilà della mancanza di senso civico, è la legge ad esprimersi chiaramente. Occupare lo stallo riservato ai disabili non solo costituisce un illecito amministrativo secondo il codice della strada, ma è anche un reato sanzionato dal codice penale.

A stabilirlo è la sentenza 17794/17 del 7 aprile pubblicata dalla Suprema Corte, che conferma la condanna in secondo grado per il reato di “violenza privata”, già stabilito dall’articolo 610 del codice penale, perché parcheggiava la sua auto per diverso tempo al posto riservato a una donna affetta da gravi patologie. L’ormai diffuso atto d’inciviltà e insensibilità quotidiana non è solo riprovevole moralmente ma è quindi riconosciuto dagli ermellini come un vero e e proprio reato.

Inoltre, l’ultima decisione della Cassazione per il presidente dello “Sportello dei Diritti”, “costituisce un precedente che dovrebbe far preoccupare anche per possibili risvolti penali, giacché la sola multa può non costituire un deterrente efficace per soggetti che con totale menefreghismo continuamente sono soliti occupare i posti riservati ai disabili, spazi assegnati dopo un iter burocratico ed amministrativo a determinate persone con gravi problemi di salute, e perciò, agli stessi dedicati mediante individuazione dello specifico spazio in concessione”