Niente spintoni o minacce ai giocatori e all’allenatore del Palo, men che meno al direttore di gara. Il referto arbitrale della gara contro lo Sly del presidente Danilo Quarto, sbugiarda i dirigenti della società sportiva palese che avevano denunciato su Facebook, ma non alle autorità competenti, la presunta aggressione avvenuta all’intervallo della partita.

Oltre al presunto danno, anche la beffa reale: 50 euro di multa per l’accensione dei fumogeni da parte di alcuni tifosi bianco-celesti durante la gara. Uno dei dirigenti del Palo, Vito Ameruoso, sul quotidiano PaloLive.net (nella foto) a fine partita ci era andato giù pesante: “Nel primo tempo vincevamo 3-2, già stavano arrivando minacce da parte del presidente. Finito il primo tempo ha iniziato a dare spintoni ai giocatori, anche all’arbitro e a Trentadue. Hanno detto che dovevamo lasciare i punti, e basta. Poi hanno sentito che non volevamo entrare e hanno detto che se non fossimo entrati nel campo, sarebbe finita male”.

Eppure, secondo quanto abbiamo appreso, al termine della partita gli stessi dirigenti del Palo Calcio avrebbero chiamato i numeri di emergenza di Polizia e Carabinieri. L’arbitro, però, del presunto putiferio sembra non essersene accorto. A questo punto appare improbabile, a meno che il direttore di gara abbia volutamente omesso alcuni fatti, che come denunciato da Vito Ameruoso i suoi giocatori possano aver subito minacce affinché lo Sly portasse a casa la vittoria e l’imbattibilità in campionato.

Dal canto suo Danilo Quarto, patron dello Sly, smentisce tutto e come detto nei giorni scorsi, provvederà a querelare chiunque abbia dipinto uno scenario diverso dalla sua realtà dei fatti che da oggi è anche la versione ufficiale messa a referto dall’arbitro di quell’incontro.