Avrebbe sottoposto la moglie a trentatre anni di botte, violenze, maltrattamenti, persecuzione, persino minacce di morte, in un’occasione anche puntandole un pugnale alla gola davanti ai tre figli piccoli minacciando di ucciderla e poi ferendola. La Polizia ha arrestato a Bitonto un pregiudicato 60enne con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, stalking, lesioni personali gravi, danneggiamento e furto. Non avrebbe smesso neppure dopo la separazione avvenuta nel 2013.

I fatti contestati risalgono agli anni 1984-2017. Stando al racconto della vittima e alle indagini coordinate dal pubblico ministero di Bari Simona Filoni, l’uomo, spesso ubriaco, già all’inizio della loro relazione l’avrebbe presa a calci, pugni e schiaffi.

Dopo la separazione avrebbe iniziato a perseguitarla, anche sul posto di lavoro, pedinandola e minacciando di investirla. A febbraio scorso l’avrebbe aggredita ancorta, colpendola più volte alla testa con un ombrello e danneggiando l’auto dopo che la donna era riuscita a rifugiarsi nel portone di casa.

A quel punto la vittima ha detto basta, denunciando l’ex marito e facendo così partire le indagini della Procura di Bari. Domani l’uomo sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Roberto Oliveri del Castillo che ha emesso l’ordinanza di arresto.