Sigilli, ma resta aperto, il noto bar “Moloco” nel quartiere Japigia. Si tratta di uno dei beni, sottoposti a sequestro dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, riconducibili al pluripregiudicato Cosimo Fortunato. Le indagini, infatti, hanno permesso di appurare l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità del pregiudicato e la sua capacità economica.

Oltre al bar, di cui viene comunque assicurata l’operatività e il mantenimento dei livelli occupazionali previa verifica della legalità, il sequestro riguarda anche due autovetture e due rapporti bancari. I beni, sottoposti a sequestro anticipato, verranno dunque confiscati se la parte non sarà stata in grado di dimostrarne la provenienza lecita.

Cosimo Fortunato, 55 anni, vanta diversi precedenti di polizia quando, ancora minorenne, fu denunciato per rapina continuata in concorso. Negli anni successivi, si è poi reso responsabile di una molteplicità di reati fra i quali furto in concorso, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, associazione di tipo mafioso, usura, estorsione, falsità materiale, corruzione, associazione a delinquere, danneggiamento. In particolare, nel periodo compreso fra il 2008 ed il 2011, l’uomo ha subito sentenze irrevocabili di condanna per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti per una pena complessiva di 5 anni e 6 mesi.

Riguardo alle strategie di contrasto alla criminalità organizzata, da tempo si è evidenziata l’importanza dello strumento delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, capaci di limitare gli spostamenti dei malavitosi sul territorio e soprattutto, sul piano patrimoniale, di incidere sulla loro ricchezza nonché di determinare una perdita di immagine e di prestigio agli occhi dei loro sodali.