La multa presa questa mattina da Alessandro, 30enne di Adelfia, concorre certamente per il titolo della più bizzarra dell’anno. Il ragazzo percorreva via don Luigi Sturzo, strada stretta per metà a doppio senso di marcia. Nella direzione opposta, mentre Alessandro in sella alla sua bicicletta affianca a velocità ridotta un’altra auto, sopraggiunge la vettura di servizio della Polizia Locale con un solo agente, che gli urla: “Giovane, giovane, impara a guidare”.

In un primo momento Alessandro non ci fa caso, poi si avvicina all’agente e chiede spiegazioni chiedendo cosa avesse fatto. Nel frattempo l’automobilista è sparito dalla loro visuale e alcune persone si avvicinano incuriosite quando l’agente perentoriamente zittisce il cilista, invitandolo a tacere e fornire un documento d’identità.

L’aria diventa incandescente, fino a quando, secondo quanto racconta chi ha assistito alla scena, il vigile strattona il ragazzo, lo fa scendere dalla biciletta e gli eleva la contravvenzione da 81,20 euro per aver superato a desta l’auto andata ormai chissà dove.

L’agente scrive: “Il conducente del veicolo sopra indicato, sorpassava un altro veicolo sulla destra, anziché sulla sinistra pur non ricorrendo alcuno dei casi di cui allrt. 148 comma 7 e 8 del Codice della Strada (Si evitava un urto con il veicolo che precedeva-auto”. Il ciclista non ci sta e dichiara: “Non ho effettuato il sopasso a destra, in quanto la macchina non mi precedeva ma era sul mio fianco”.

Non solo. Alessandro, convinto del fatto suo, nonostane l’invito dell’agente a suo dire oltraggiato, rifiuta di firmare il verbale, pur prendendone una copia per fare ricorso. “L’agente, evidentemente non avendo molto di meglio da fare – dice il ciclista – ha pensato bene di umiliarmi davanti ad alcuni testimoni, facendo leva sulla divisa. In tanti hanno visto quanto accaduto, non riesco ancora a farmene una ragione”. Ai ciclisti adelfiesi o di passaggio consigliamo di “sorpassare” solo la domenica e nei giorni festivi, quando gli uffici della Polizia Locale sono chiusi.