Ci hai fatto prendere un bello spavento Stefano. Forza Mastrolitti, adesso riguardati e prenditi un po’ di tregua. Lo speaker di R101 ha avuto un malore ed è svenuto finendo rovinosamente contro un muretto. Il primo a dargli una mano è stato un barista, che ha chiamato i soccorsi.

Mastrolitti è stato trasportato in ospedale dov’è rimasto ricoverato per due giorni in modo da compiere i necessari accertamenti. Stefano, grande amico del giornale, adesso sta meglio seppure i postumi della botta si fanno sentire. Sulla sua pagina Facebook ha scritto un post di ringraziamento a chi lo ha soccorso e curato, con un pensiero a quanti combattono tutti i giorni in trincea, nel tentativo di salvare vite umane. Non siamo mai teneri con le inefficienze della sanità, ma leali nel riportare anche sottolineature positive come questa.

IL POST DI MASTROLITTI – Spesso si sente parlare molto male della sanità italiana. Io nella mia vita ne ho sentito parlare peggio e ancora più spesso: sono cresciuto in una famiglia di medici, che, così come i pazienti, vivono ogni giorno sulla loro pelle le inefficienze strutturali e amministrative e cercano di combatterle raddoppiando, triplicando, decuplicando la loro efficienza.

Con il dettaglio non irrilevante che i pazienti, una volta guariti, lasciano gli ospedali. I sanitari devono restarci, combattere e sopravvivere ogni giorno in situazioni spesso al limite. Per questo, nel mio piccolo, voglio portare una testimonianza positiva e ringraziare i medici, gli infermieri e i soccorritori del pronto soccorso Città Studi di Milano per essersi presi cura di me in questi due giorni.

E anche i baristi ignoti che mi hanno soccorso ieri pomeriggio, mettendo da parte i miei effetti personali per evitare che me li rubassero e i due militari che hanno atteso con loro l’arrivo dell’ambulanza. Me la sono vista brutta e ho temuto il peggio, ma ho anche scoperto che l’essere umano sa essere eroico quando serve e che c’è sempre una rete di salvataggio pronta a sostenerti nei momenti più difficili.